Parte I: La Divinità del Messia negli Scritti Patristici

Fonti di questa sezione: Catholic Answers

Le seguenti citazioni mostrano come i Padri della Chiesa, senza alcun dubbio, credessero che Gesù di Nazareth fosse Dio, mediante delle testimonianze che risalgono fin dall'inizio del secondo secolo. Il materiale può essere utile per contraddire le fantasie e i miti propagati da romanzi come il Codice Da Vinci di Dan Brown, il quale afferma che la Chiesa Cattolica avrebbe votato al Concilio di Nicea a favore della divinità di Gesù nel 325 d.C. al fine di ottenere potere sul popolo. Come vedremo, i cristiani hanno immediatamente creduto alla divinità di Gesù fin dalle primissime origini del cristianesimo.

Ignazio di Antiochia

Ignazio, chiamato anche Teoforo, alla chiesa di Efeso in Asia... predestinata, prima dei secoli, ad una gloria eterna e una salda unità, che è stata scelta mediante una vera passione per volontà del Padre e di Gesù Cristo, Dio nostro (Lettera agli Efesini 1 [d.C. 110]).
Il nostro Dio, Gesù Cristo è stato concepito nel seno di Maria, secondo il piano di salvezza di Dio : dal seme di David, certo, ma anche dallo Spirito Santo. (ibid., 18:2).
[Al]la Chiesa amata e illuminata nella volontà di chi ha voluto l'esistenza di tutte le cose, nella fede e nella carità di Gesù Cristo Dio nostro (Lettera ai Romani 1 [d.C. 110]).

Aristide

[I cristiani] sono coloro che, tra tutti i popoli della terra, hanno trovato la verità, poiché essi riconoscono Dio, il Creatore e il fautore di tutte le cose, nel suo unigenito Figlio e nello Spirito Santo (Apologia 16 [d.C. 140]).

Tatiano il Siro

Noi non scherziamo, o greci, e neppure diciamo cose senza senso, quando affermiamo che Dio è nato in forma umana (Discorso ai Greci 21 [d.C. 170]).

Melitone di Sardi

Non è assolutamente necessario, nel trattare con persone intelligenti, presentare le azioni di Cristo dopo il suo battesimo come prova che la sua anima e il suo corpo, la sua natura umana, siano come i nostri, reali e non fantomatici. Le azioni di Cristo dopo il battesimo, e in particolare i suoi miracoli, ci indicano e ci assicurano la deità della sua carne. Essendo Dio e uomo perfetto, egli fece mostra di entrambi queste nature: della sua deità, attraverso i miracoli nei tre anni dopo il suo battesimo, della sua umanità, nei trent'anni anteriori al suo battesimo, durante i quali, in ragione della sua condizione carnale, egli nascose i segni della sua deità, pur essendo vero Dio esistente prima dell'eternità (Frammento in Anastasio la Guida del Sinai 13 [d.C. 177]).

Ireneo

...a Gesù Cristo nostro Signore e Dio e Salvatore e Re, in accordo e in comunione con il Padre invisibile, ogni ginocchio si pieghi in cielo e sulla terra e sotto terra . . . (Contro le Eresie 1:10:1 [d.C. 189]).

Clemente di Alessandria

Il Verbo, quindi, il Cristo, è la causa sia delle nostre prime origini —poiché egli era Dio— sia della nostra felicità. E ora questo stesso Verbo è apparso come uomo. Lui solo è sia Dio che uomo, sorgente di ogni bontà (Esortazione ai Greci 1:7:1 [d.C. 190]).
Disprezzato nell'aspetto ma adorato nella realtà, [Gesù è] colui che espia, il Salvatore, il consolatore, il Verbo divino, egli è in modo evidente vero Dio, egli che è stato fatto uguale al Signore dell'universo essendo suo Figlio (ibid., 10:110:1).

Tertulliano

Le origini sia di entrambe le sue sostanze lo mostrano come uomo e come Dio : da una, nato, e dall'altra, non nato. (La Carne di Cristo 5:6–7 [d.C. 210]).
Che ci siano due dei e due Signori, comunque, è un'affermazione che non permetteremo mai venga pronunciata; non che il Padre non sia Dio, e il Figlio non sia Dio, e lo Spirito Santo non sia Dio, e neppure che ciascuno di essi non sia Dio; ma perché nel passato furono annunciati due Dei e due Signori affinché, alla sua venuta, Gesù Cristo fosse riconosciuto Dio e proclamato Signore poiché egli è il Figlio di colui che è sia Dio che Signore (Contro Praxea 13:6 [d.C. 216]).

Origene

Pur essendo Dio, prese carne umana; e fatto uomo, rimase quello che era: Dio (Le Dottrine Fondamentali 1:0:4 [d.C. 225]).

Ippolito di Roma

Solo il Verbo [di Dio] è da se stesso e allo stesso tempo è Dio, divenendo la sostanza di Dio (Confutazione di tutte le Eresie 10:33 [d.C. 228]).
Poiché Cristo è il Dio di ogni cosa, egli che ha lavato il peccato dell'umanità, rendendo nuovo l'uomo vecchio (ibid., 10:34).

Novaziano

Se Cristo fosse solo un uomo, perché ha istituito per noi questa legge secondo la quale ha detto, ‘Questa è la vita eterna, che conoscano te, unico e vero Dio, e Gesù Cristo, che tu hai mandato?’ [Giovanni 17,3]. Se non avesse desiderato di essere anche riconosciuto come Dio, perchè mai ha aggiunto, ‘E Gesù Cristo, che tu hai mandato,’ se non proprio perchè desiderava essere ricevuto anche come Dio? Perchè, se non avesse voluto essere riconosciuto come Dio, avrebbe aggiunto, ‘E l'uomo Gesù Cristo, che tu hai mandato;’ ma, invece, non ha né aggiunto questo né Cristo ha consegnato se stesso a noi come mero uomo, ma si è associato a Dio, poiché voleva essere riconosciuto, con questa affermazione, anche come Dio, che egli è. Quindi noi dobbiamo credere, secondo la regola prescritta, nel Signore, l'unico vero Dio, e di conseguenza in colui che egli ha mandato, Gesù Cristo, che in nessun modo, come abbiamo detto, si sarebbe posto al pari del Padre se non avesse voluto essere riconosciuto anche come Dio. Poiché egli si sarebbe separato da lui se non avesse voluto essere riconosciuto come Dio (Trattato sulla Trinità 16 [d.C. 235]).

Cipriano di Cartagine

Chi nega che Cristo è Dio non può diventare il suo tempio [dello Spirito Santo] . . .  (Lettere 73:12 [d.C. 253]).

Gregorio il Magnifico

Esiste un unico Dio, il Padre del Verbo vivente, che è la sapienza sussistente e la potenza dell'immagine eterna: perfetto generato del perfetto generante, Padre dell'unigenito Figlio. Esiste un solo Signore, uno dall'uno, Dio da Dio, immagine e somiglianza della deità, Verbo perfetto, sapienza onnicomprensiva costituente tutte le cose, potenza formativa dell'intera creazione, vero Figlio del vero Padre, invisibile dell'invisibile, e incorruttibile dell'incorruttibile, e immortale dell'immortale e eterno dell'eterno. . . . E così il Figlio non è mai senza il Padre, né lo Spirito senza il Figlio; ma senza né variazione né mutamento, la stessa Trinità perdura eternamente (Dichiarazione di Fede [d.C. 265]).

Arnobio

‘Dunque,’ un uomo ci urlerà, arrabbiato, eccitato, dicendoci, ‘questo Cristo è il vostro Dio?’ ‘Dio veramente" risponderemo noi, ‘e Dio dei poteri inconoscibili’ (Contro i Pagani 1:42 [d.C. 305]).

Lattanzio

Venne generato sia come Figlio di Dio nello spirito sia come Figlio di uomo nella carne, ovvero, sia Dio che uomo. (Divine Instituzioni 4:13:5 [d.C. 307]).
Noi, al contrario, siamo [veramente] religiosi, che rivolgiamo le nostre suppliche all'unico vero Dio. Qualcuno forse potrebbe domandare come, pur dicendo di adorare un unico Dio, tuttavia non affermiamo affatto che ne esistano due, Dio il Padre e Dio il Figlio —la quale affermazione ha condotto molti in grandissimo errore . . . [credendo] che confessiamo l'esistenza di un altro Dio, e che questo sia mortale. . . . [Ma] quando parliamo di Dio il Padre e di Dio il Figlio, non parliamo di questi come diversi, e neppure li separiamo, perché il Padre non può esistere senza il Figlio né il Figlio può essere separato dal Padre (ibid., 4:28–29).

Concilio di Nicea I

Crediamo in un solo Signore, Gesù Cristo, Figlio unigenito di Dio, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato ma non creato, della stessa sostanza del Padre. Per mezzo di lui tutte le cose sono state create. (Credo di Nicea [d.C. 325]).
Ma coloro che dicono, ‘Esisteva un momento in cui [il Figlio] non esisteva,’ e ‘Prima della sua nascita, egli non esisteva,’ e ‘Essendo generato da materia non esistente, egli è di altra sostanza o essenza,’ e coloro che chiamano ‘Dio il Figlio di Dio transeunte e mutabile,’ questi sono anatema per la Chiesa Cattolica (Appendice al Credo di Nicea [d.C. 325]).
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